In realtà di romano,
questo piatto, ha solo il luogo dove lo cucino, però il
piatto è parte integrante della mia cucina trapanese. Quasi tutte le
volte che sono a Roma dai miei ragazzi mi reco al mercato di Piazza
Gimma, quartiere Africano per intenderci, e faccio visita
al mio amico pescivendolo Pino che ha un bell'assortimento di pesce
fresco. Il più delle volte trovo il famoso Branzino, chiamato Spigola dai Trapanesi, da 1,2-1,8 kg. Qualche volta sono
pure fortunato e lo trovo con le uova. In questo caso tiriamo
fuori pure una bella spaghettata, ma la ricetta della pasta con leuova di pesce la conoscete già. Torniamo al nostro Branzino. La
prima cosa da fare è farselo pulire: il pesce va squamato e aperto a
libro come se fosse una sarda allinguata e la
testa aperta, anch'essa a libro. La lisca centrale con tutte le spine
più grossolane va accuratamente tolta e il pesce rimane pulito
pronto per essere cucinato con questi:
5 patate medie
50 gr. di olive nere snocciolate
3 spicchi di
aglio50 gr. di olive nere snocciolate
peperoncino in polvere e sale q.b.
una manciata di prezzemolo tritato
un bicchiere di olio extra vergine di oliva;
Procediamo in questo
modo:
1) Munirsi di teglia
capiente, per lo meno sufficiente ad accogliere il pesce aperto a
libro come si diceva prima. Oliare il fondo della teglia e
predisporvi un letto di patate tagliate a rondelle larghe e sottili.
Salare e spolverare leggermente di peperoncino senza esagerare.
2) Predisporre sul letto
di patate il Branzino aperto e aggiustare di sale, dopodiché
ricoprire il pesce con un altro letto di patate tagliate e rondelle
sottili.
3) Cospargere il letto di
patate dell'aglio tritato molto finemente di sale e peperoncino con
le stesse modalità di cui al punto 1 e completare la preparazione
con le olive snocciolate nere, sminuzzate e con l'aggiunta di metà
del prezzemolo che avete a disposizione. Cospargete il preparato di
mezzo bicchiere d'olio.
4) Nel frattempo avrete
pre-riscaldato il forno a 180 gradi dove farete cuocere il pesce per
venti minuti. Servire con l'aggiunta dell'altra metà di prezzemolo.
No comments:
Post a Comment