A dire la verità mia madre la preparava
con gli gnocchi cavati a mano (pasta fresca fatta in casa). Per lei, che aveva
un senso della famiglia molto spiccato, era un momento per riunirci tutti. Io,
invece, ho provato a fare questo piatto con gli gnocchetti sardi e vi assicuro che ne è venuto fuori un gran
bel matrimonio, come quello dei miei cugini Salvatore (siciliano) e Speranza
(sarda). Voglio chiudere con un aneddoto. Tempo fa, in autunno inoltrato, invitai a Favignana il mio vicino
di casa Gustavo Bertolini e sua moglie. Quel giorno preparai questo piatto e
quando mia moglie lo portò in tavola percepii da parte di gustavo una nota di
disappunto. Chiesi cosa c'era che non andava e Gustavo molto delicatamente rispose
che lui non mangiava la pasta con le fave. Io sbiancai ma Gustavo mi rassicurò
prontamente: “l'assaggio per educazione” disse. Cucchiaio dopo cucchiaio finì
il piatto e aggiunse: “scusami, ne posso prendere ancora? È troppo buona!”. Vi
assicuro quello è stato il più bel complimento che abbia mai potuto ricevere
per un piatto.
Prima di passare agli ingredienti
voglio darvi un consiglio. Molti ancora non lo sanno e in molte ricette sono
scritte cose inesatte. Le fave, per questo piatto, vanno sgusciate (esistono
già in commercio pronte) e non vanno mai messe a mollo preventivamente. Si
cucinano in acqua fredda.
- 250 gr. di gnocchetti sardi
- 250 gr. di fave secche
sgusciate e tagliate in due
- 1 litro e ¼ di acqua
- 3 piantine di finocchietto
selvatico
- 1 piantina di bieta (a Trapani è
chiamata “gira”, a Palermo “giritedda”)
- 1 piantina di borragine
- 1/2 cipolla rossa (nel periodo
invernale 2 cipolle lunghe)
- 10 pomodorini di pachino
- peperoncino, sale e olio q.b.
Il procedimento è tanto semplice
quanto ottimo è il risultato che ne viene fuori.
1) Mettiamo in un tegame capiente
l'acqua con le fave e portiamo a cottura, facendo attenzione di tanto in tanto che
il tegame si asciughi troppo, nel qual caso aggiungeremo altra acqua.
2) In un altro tegamino facciamo
cuocere tutta la verdura tagliata a pezzettini piccoli.
3) Nel contempo facciamo
soffriggere in un padellino la cipolla con un po' di peperoncino e, non appena
la cipolla sarà appassita, aggiungiamo i pomodorini tagliati a pezzetti.
Portiamo a cottura la salsa aiutandoci, se serve, con l’aggiunta di un pò d’acqua
di tanto in tanto.
4) Appena le fave saranno cotte
aggiungiamo la verdura e la salsa, aggiustiamo di sale e continuiamo la cottura
per altri venti minuti dopodiché la minestra sarà pronta. A questo punto
possiamo calare la pasta.
Consiglio:
Prima di calare la pasta, visto
che gli gnocchetti sardi hanno bisogno di una lunga cottura, prendiamo con un
mestolo un po' di brodo per metterlo in un tegamino posto sul fuoco, in modo
che quando il brodo della pasta andrà restringendosi, aggiungeremo un mestolo
di brodo per continuare la cottura. Alla fine dovrà somigliare più a una
vellutata che a una pasta in brodo.
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