Per 4 persone:
- 400gr di spaghetti
- 1 seppia di 200-250 gr
- 1/2 cipolla gialla
- 100 gr di polpa di pomodoro a pezzettoni
- 2 foglie di alloro
- peperoncino, sale ed olio extra vergine q.b.
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- ricotta salata grattugiata al momento, oppure "muddica atturrata", oppure niente.
Per prima cosa quando si compra la seppia dal pescivendolo è consigliabile, se non si è esperti, farsela pulire e conservare la sacca col nero dopodiché:
1) in un tegamino soffriggere la cipolla tagliata a dadini in olio extravergine di oliva e peperoncino;
2) aggiungere la seppia pulita e tagliata a pezzetti e fare soffriggere per qualche secondo;
3) aggiungere il vino bianco e fare sfumare;
4) aggiungere la polpa di pomodoro e e far cuocere per qualche minuto;
5) subito dopo aggiungere la sacca col nero e mescolare il tutto con una paletta di legno. Si avrà alla fine un composto di colore nero che porteremo a cottura;
6) nel frattempo avremo preparato una pentola con abbondante acqua salata dove cuoceremo gli spaghetti che avremo cura di scolare al dente e saltare per qualche secondo nel condimento così preparato.
A questo punto siamo pronti per servire e possiamo grattugiare la ricotta salata (molto in voga nella sicilia orientale e molto buona) direttamente sul piatto . I catanesi questo piatto lo chiamano "etna". Molto appropriato infatti ricorda l'etna d'inverno nero col suo manto di neve bianca. Oppure nel trapanese si usa la "muddica atturrata" ( pangrattato con uno spicchio di aglio olio e sale "atturrato", cioè cotto, in padella). Mentre a Venezia questo nero sevito su polenta bianca calda e cremosa, vi assicuro, è di effetto.
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