Questo antipasto è tipico della
laguna veneta e del delta del Po. Le schie altro non sono che i gamberetti grigi di
laguna e poco hanno a che fare con i comuni gamberetti. Il loro colore rimane grigio anche dopo la cottura, il sapore è prelibato e
non sanno di ammoniaca, le dimensioni sono in genere minori e inoltre il costo è quasi proibitivo. Pensate che invece un tempo erano
considerati il cibo dei pescatori poveri.
Per la preparazione di questo
piatto, in cui ho però utilizzato i gamberetti al posto delle schie, sono stato costretto a rivolgermi al mio amico
“Mariano”, nella cui pescheria trovi i gamberetti a prezzo delle schie senza però correre il rischio di gustare ammoniaca.
La polenta adatta al piatto è la
polenta bianca di farina macinata grossa tipo “bramata”. La polenta bramata si
ottiene da un mais bianco, il gusto è delicato e si presta particolarmente
bene ad accompagnare il pesce.
Qui da noi non c'è una
gran cultura della polenta, per cui se la trovate solo gialla va bene lo
stesso.
A Pasqua l'ho preparata ai miei figli ed è stata una standing ovation. Gli elogi più qualificati sono venuti da Cristina che è un'esperta di cucina.
A Pasqua l'ho preparata ai miei figli ed è stata una standing ovation. Gli elogi più qualificati sono venuti da Cristina che è un'esperta di cucina.
Questa premessa è d’obbligo per un
piatto tutto sommato semplice ma di grande effetto che vi invito a provare.
Nella versione trapanese
uso questi ingredienti per 4 persone:
- 250
gr. di polenta bramata bianca
- Sale grosso per un litro di acqua
- 500
gr. di gamberetti bianchi piccoli
- 2 filetti di acciuga
- 3 spicchi di aglio
- 1/2 cucchiaino scarso di peperoncino sminuzzato
- 1 bicchiere di vino bianco
- Un bel ciuffetto di prezzemolo
- Sale, olio e.v.o. q.b.
Procediamo così:
1) Per prima cosa sgusciamo i gamberett. Se volete
potete comprarli già sgusciati (in
questo caso ne occorro 300
gr. netti) però, vi assicuro che la resa è diversa.
Anche se l’operazione può risultare noiosa fatelo da voi. Salateli e passate
alla fase successiva.
2) Sminuzzate i tre spicchi di aglio che farete
soffriggere nell’olio con il peperoncino. Appena l’aglio inizia a cambiare
colore buttate dentro i gamberetti e il vino bianco. Operazione che durerà lo
spazio di trenta secondi, giusto il tempo di far sfumar il vino e cambiare
colore ai gamberetti che, mi raccomando, non devono mai cuocere.
3)
Mettiamo l’acqua in un tegame capiente e facciamo in
modo che diventi tiepida. A questo punto buttiamo il sale grosso (un cucchiaio
da cucina raso, il sale grosso fa si che non si formino i grumi) e la polenta
lentamente a mò di clessidra con buchetto più largo e con l’altra mano e una
paletta di legno girate lentamente in senso orario. Continuate l’operazione per
il tempo necessario per addensare, ma solo un po’, la polenta. La polenta deve
essere servita morbida e non dura. Questo è il gran segreto del piatto.
4)
Appena avrete raggiunto la giusta morbidezza servite
con un mestolo su piatto piano e sopra la polenta aggiungete i gamberetti, una spruzzata di
prezzemolo e un cucchiaino di olio e.v.o.
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